Mancata pubblicazione dei bilanci

La mancata pubblicazione dei bilanci costerà in futuro una multa salata. A partire dal 1. gennaio 2007 i bilanci, in particolare delle società di capitali (p.e. GmbH), vanno inoltrati alla Gazzetta Ufficiale tedesca in Internet.

I bilanci vanno pubblicati entro un anno dalla data di chiusura. L’Ufficio Federale per la Giustizia (Bundesamt für Justiz) è competente per il controllo e la sanzione delle omesse pubblicazioni. Le informazioni circa tali contravvenzioni vengono raccolte dalla Gazzetta Ufficiale, che allo stato attuale della tecnologia informativa è velocemente in grado di registrarle. A differenza che nel passato, tali contravvenzioni di omessa pubblicazione vengono perseguite d’ufficio. La sanzione pecuniaria prevede un minimo di K€ 2,5 e un massimo di K€ 25. Debitore sarà la società ovvero il suo amministratore. L’Ente per la Giustizia inizialmente emana un avviso che sollecita a pubblicare il bilancio. Da quel momento l’amministratore ha sei settimane di tempo per compiere il suo dovere. La riforma riguarda solamente la procedura di pubblicazione e il sanzionamento delle omissioni. La documentazione e la tipologia delle società soggette a tale dovere rimangono invariate.

Gründung einer GmbH // costituzione di una S.R.L. di diritto tedesco

Name, Beruf, Anschrift der Gründer bzw. der für die Gründer auftretenden Personen //
nome, professione, indirizzo dei soci fondatori oppure delle persone che li rappresentano

Name der Gesellschaft //
ragione sociale della società

Sitz der Gesellschaft //
sede legale della società

Inländische Geschäftsanschrift //
sede amministrativa

Gegenstand der Gesellschaft //
oggetto dell’attività sociale

Höhe des Stammkapitals der Gesellschaft //
Ammontare del capitale sociale

Höhe der Einzahlung auf das Stammkapital bei der Gründung; mindestens 25% des Anteils, jedenfalls aber EUR 12.500 //

Ammontare del versamento sul capitale sociale al momento della costituzione; minimo 25% di ogni quota sociale, almeno EUR 12.500 complessivamente

Geschäftsjahr (im allgemeinen das Kalenderjahr) //
esercizio (in genere l’anno solare)

Name, Anschrift und Beruf des bzw. der Geschäftsführer
nome, indirizzo e professione degli amministratori

Regelung der Vertretungsmacht
(Alleinvertretungs- oder Gesamtvertretungsbefugnis)
regolamento del diritto di rappresentanza
(diritto di rappresentanza singolo -firma disgiunta- o collettivo -firma congiunta-)

Befreiung von den Beschränkungen des § 181 BGB (Verbot des Selbstkontrahierens)?
esenzione dalle limitazioni previste nel Par. 181 codice civile tedesco? (divieto dell’autocontrattazione – corrisponde all’art 1395 codice civile italiano: Contratto con se stesso)

Sonstige Angaben
altre indicazioni

benötigte Unterlagen // documenti necessari
beglaubigter Handelsregisterauszug einer als Gründer auftretenden Gesellschaft
estratto del registro delle imprese presso il Tribunale della società socio fondatore, autenticato

Personalausweis der als Gründer auftretenden natürlichen Person
documento d’identità della persona fisica socio fondatore

Elenco documenti utili per la compilazione della dichiarazione fiscale

1 – Documenti base:
a) certificazione elettronica dei redditi da lavoro/cartella(e) delle imposte sulla ricchezza mobile in originale
b) cartella di pagamento dell’imposta sul reddito dell’Ufficio delle Imposte relativa all’anno precedente (solo per i nuovi mandanti)
c) indicazioni sul reddito da capitale/ interessi attivi (se non esentati); in special modo partecipazioni in società capitali
d) coordinate bancarie / estratti conto

2 – In caso di cambiamenti di stato civile:
a) certificato di matrimonio
b) copia dell’estratto del registro di partenariato dell’Ufficio di Stato Civile nel caso di unione fra persone dello stesso sesso
c) sentenza di divorzio
d) in caso di separazione – indicare la data esatta
e) certificato di vita fiscale per il bambino che non vive in casa e non è iscritto nella cartella delle imposte.
f) certificato di morte

3 – In caso di ragazzi sopra i 18 anni:
a) contratto/i di formazione
b) certificato d’iscrizione presso un’istituzione scolastica
c) certificato di studio e risp. documentazione comprovante una sistemazione al di fuori della casa dei genitori
d) documentazione comprovante eventuale Bafög1/ reddito da lavoro (dichiarazione/ cartella delle imposte / certificazione elettronica dei redditi da lavoro)
e) documentazione comprovante reddito e utili del ragazzo/a
f) spese professionali del/la ragazzo/a in caso di reddito da lavoro

4 – In caso di occupazione di durata inferiore all’anno:
a) certificazione attestante il beneficio dell’assegno per i figli a carico
b) in caso di disoccupazione – certificato dell’Ufficio del Lavoro, prestazioni sociali, documentazione del Job Center, MainArbeit ecc. relativa all’indennità di disoccupazione II tratta dalla Hartz IV
c) notifica di riconoscimento della pensione, avvisi riguardanti modifiche della pensione
d) ulteriori documentazioni riguardanti i tempi di non-occupazione ( per es. reclusione, maternità, soggiorno all’estero, anno di congedo parentale)

5 – Documentazione comprovante spese per la produzione di reddito:
a) quota sindacale
b) strumenti di lavoro (abbigliamento di servizio, attrezzatura, letteratura specializzata, computer, spese di pulizia, oggetti di cancelleria ecc.)
c) costi di perfezionamento (tassa d’iscrizione, alloggio ecc.) / costi di formazione (borse di studio …)
d) km percorsi per lavoro oppure biglietti per i mezzi di trasporto pubblico
e) viaggi di lavoro
f) impiego in posizioni differenti / attività di guida
g) doppio bilancio familiare (per es. contratto d’affitto, prove di pagamento, trasferte di ritorno a casa…)
h) costi di applicazione
i) spese di trasloco in caso di trasloco per motivi di lavoro
j) spese per la cura di figli relative al reddito
k) spese per una stanza da lavoro in casa.
costi di ristrutturazione direttamente sostenuti per la stanza da lavoro
documenti giustificativi relativi ad oggetti di arredamento
elaborare uno schizzo dell’abitazione
grandezza dell’abitazione:…. grandezza della stanza da lavoro…
breve descrizione dell’attività lavorativa, per la quale la stanza è utilizzata
costi di corrente elettrica
costi di riscaldamento
documentazione comprovante assicurazione domestica
spese accessorie generali (per es. fognatura, tasse sulla raccolta dei rifiuti, acqua ecc.)
contratto d’affitto
assicurazione dell’immobile
imposta fondiaria
spazzacamino
interessi sul debito per l’abitazione
commissione ed interessi su mutui
pulizia stradale
l) pagamenti dei rimborsi effettuati dal datore di lavoro
m) assicurazione di tutela giudiziaria, assicurazione contro gli infortuni, costi telefonici per motivi di lavoro

6 – Documentazione comprovante spese di natura previdenziale:
a) copia del certificato di assicurazione oppure ricevute per tutte le assicurazioni private
cassa malattia / contributi sociali / assicurazione sanitaria all’estero.
cassa d’assicurazione in caso di morte, assicurazione contro gli infortuni, assicurazione sulla vita
Assicurazione dotale e assicurazione sui bambini
Assicurazione contro i rischi di responsabilità civile e assicurazione sulle autovetture
b) documentazione circa pagamenti versati a piani di risparmio a favore dei lavoratori dipendenti / „Anlage VL”
Documentazione comprovante altri oneri:
a) documento giustificativo relativo a costi di consulenza fiscale, spese di viaggio, letteratura specializzata
b) ricevute per donazioni e certificato di contributi alla chiesa
c) contributi e donazioni ai partiti
d) documenti giustificativi relativi al pagamento di tasse scolastiche (scuole private sostitutive e scuole supplementari)
e) documentazione comprovante i pagamenti del mantenimento a coniugi viventi separati o divorziati (firma della moglie allegato „U“)
f) pensioni e oneri permanenti (contratto, documenti giustificativi relativi a pagamenti)
g) spese per la formazione, aggiornamento e il perfezionamento professionali
attestato di partecipazione
documenti giustificativi relativi a pagamenti per tasse d’iscrizione a corsi, alloggi e strumenti di lavoro
documentazione comprovante rimborsi
h) documenti relativi a pensioni private / contratti integrativi Riester ecc.

7 – Spese per servizi di manutenzione, riparazioni e impiego di artigiani:
a) spese d’esercizio dell’amministrazione di condominio
b) conti del portiere, dello spazzacamino, di artigiani quali muratori, elettricisti, installatori;
c) manutenzione dell’impianto di riscaldamento, dell’ascensore e degli altri impianti; cura del giardino, pulizia delle aree comuni
d) notifica delle tasse della comunità per es. per il servizio di nettezza urbana

8 – Documentazione comprovante oneri straordinari:
a) documentazione comprovante invalidità fisica (tessera attestante grave invalidità)
b) certificato di assistenza di persone bisognose come pure la notifica di riconoscimento della loro pensione e la documentazione comprovante le loro entrate / documentazione comprovante l’obbligo della persona assistita di provvedere al proprio sostentamento
c) documento comprovante l’assistenza di persone prive di aiuti (tessera di invalidità, pagamento dell’assegno di accompagnamento oppure livello da 0 a III)
d) spese di custodia dei figli in caso di genitori soli (documenti giustificativi relativi a pagamenti, per es. ultimo saldo del conto di deposito), scuole materne, asili nido, assistenti
e) spese mediche (occhiali, protesi dentarie, costi delle cure ecc.)
f) costi di divorzio
g) spese funerarie per parenti privi di averi e indicazione del patrimonio
h) migliorie strutturali in caso di disabilità

9 – In caso di abitazione di proprietà:
a) titolo di proprietà (estratto del catasto, contratto notarile di compravendita, atto di donazione in caso di nuovo acquisto o nuovi mandanti)
b) fatture originali relative a lavori di costruzione o rimodernamento eseguiti, materiale edile ed elenco delle spese di trasferta verso negozi per l’edilizia fai da te
c) certificazione relativa all’ingresso e alla nuova occupazione di case indipendenti/appartamenti in condominio
d) conto dell’intermediario, imposta sull’acquisto di beni immobili, spese notarili e giudiziarie

10 – In caso di proprietà immobiliare data in locazione
a) documentazione comprovante gli interessi sul debito versati e ulteriori costi per il reperimento fondi (per es. il disaggio, le spese di trasferta verso le banche, le tasse di acquisizione, …) ed eventualmente anche gli interessi sul debito versati in seguito alla vendita dell’oggetto
b) documento giustificativo relativo alle spese di riparazione / spese di costruzione
c) cartella di pagamento dell’imposta sugli immobili
d) costi per l’illuminazione della casa e del vestibolo
e) spese per lo spazzacamino
f) assicurazione domestica (per es. incendio; responsabilità civile, acqua …)
g) contratti d’affitto ed eventualmente estratti del conto su cui viene versato l’affitto
h) elenco degli spostamenti verso negozi di materiali per l’edilizia fai da te, mediatori
i) esatte dimensioni della superficie dell’appartamento

11 – In caso di transazioni e vendite tra privati:
a) contratto d’acquisto del terreno (compravendita)
b) atti di donazione in caso di successione anticipata
c) indicazioni sull’ammortamento finora effettuato
d) documenti riguardanti l’acquisto e la vendita di beni di investimento/di titoli finanziari/ e/o di ulteriori beni economici, che sono stati acquistati nell’arco di un anno e rivenduti con profitto
e) costi derivati dalla vendita
f) indicazioni sul tipo di utilizzo dell’edificio (per es. stanza da lavoro, locazione …)

12 – Partecipazioni
a) ammontare delle quote di partecipazione in una società di capitali (per es. S.p.A., SARL ecc.):
___________ € e/o ____________%

Quando il posto di lavoro è molto distante da casa

Una doppia abitazione si ha quando il contribuente mantiene la propria famiglia lontano dal suo luogo di attività professionale, e risiede nel Comune in cui si trova il posto di lavoro.

Un nucleo famigliare richiede la disponibilità di un appartamento
· corrispondente alle esigenze di vita del contribuente,
· che il contribuente può utilizzare grazie ad un suo diritto
· in cui si intrattenga una vita famigliare.

Non rappresenta nucleo famigliare
· una stanza nella casa paterna, anche se il figlio partecipa alle spese
· il soggiorno in un camper

L’abitazione del nucleo famigliare deve anche rappresentare il centro permanente dell’interesse di vita del contribuente, che deve anche sostenere parte delle spese di mantenimento e gestione.

· Nel caso di coniugi, l’abitazione familiare è regolarmente il punto centrale dei propri interessi quando il contribuente vi si reca almeno sei volte l’anno
· Negli altri casi, deve essere il luogo in cui sussistono le relazioni personali più strette. Indizi sono qui: Genitori, partner, parenti e amici, affiliazione a Club. Senza ulteriori esami, viene riconosciuto come centro dei propri interessi se il contribuente lo visita almeno due volte al mese.

La doppia abitazione deve essere motivata per lavoro o professione, Soprattutto:
· modifica del luogo di lavoro a causa di una trasferta,
· Cambio di società o di incarichi aziendali
· Nuovo rapporto lavorativo al di fuori del luogo di residenza.

Come seconda abitazione si considera qualsiasi alloggio messo a disposizione a titolo oneroso o gratuito nelle vicinanze del posto di lavoro. Questo può essere
· Un appartamento in affitto,
· Un condominio,
· Una camera arredata
· Un camera in albergo o
· Una camerata in comune con altri

Non è necessario che il contribuente vi soggiorni o pernotti prevalentemente.

Vengono riconosciuti come spese per la produzione di reddito solo quei costi causati dal mantenimento della seconda abitazione. Esse sono:
· Spese di viaggio
· Spese aggiuntive per il vitto,
· Costi di alloggio,
· Costi per il trasloco.
Tali spese possono venir rimborsate dal datore di lavoro esentasse.

Per il primo e ultimo viaggio il contribuente può dedurre le spese effettive o le tariffe forfettarie (€ 0.30/km effettivi quando si utilizza la propria auto).
Nel periodo intermedio può essere considerato al massimo un viaggio settimanale (€ 0,30 per chilometro di distanza ovvero costi effettivi)
Le spese aggiuntive per il vitto corrispondono alle somme forfettarie, ma solo per i primi tre mesi (€ 24 al giorno).
Se l’occupazione si svolge all’estero, vengono riconosciuti gli importi forfettari esteri.

I costi di alloggio sono riconosciuti in caso di
· possesso di diritto di un appartamento (come proprietario, inquilino o coinquilino) e
· proprio contributo finanziario ai costi complessivi per più di 10 mesi durante l’anno.

Le spese di alloggio della seconda casa vengono prese in considerazione (indipendentemente dalla dimensione dell’abitazione presso il luogo di lavoro e la consistenza del nucleo famigliare) fino a un importo massimo di € 1.000 al mese. Se l’appartamento è in affitto, l’importo massimo comprende tutte le spese come il canone, i costi di gestione, la pulizia e la manutenzione, gli arredamenti necessari, ecc

Le spese di trasloco e di agenzia, quando documentate, sono deducibili.

siti importanti in versione inglese o italiana

Registro di Commercio:

https://www.unternehmensregister.de/ureg/index.html;jsessionid=2F27F8F152874F48406BDC7C93BA2965.web03-1?submitaction=language&language=it

Ufficio di collocamento:

https://www.arbeitsagentur.de/en/welcome

Cassa edile:

https://www.soka-bau.de/europa/it/

Federazione delle Camere di Commercio

https://www.dihk.de/en

Camera di Francoforte

https://www.frankfurt-main.ihk.de/english/

 

 

Filiale tedesca di Ltd. Britannica

Diritto societario

Private Limited con Quote (Ltd.) è una forma di società paragonabile a quella della Deutsche GmbH.
La Corte di Giustizia ha deliberato che la libertà di stabilimento permette di riconoscere le società in pieno, anche se sono state fondate in un altro Stato membro, esclusivamente con l’obiettivo di sfruttare la più semplice procedura e anche se intendono operare solo sul mercato interno tedesco.

L’uscita della Gran Bretagna dall’UE ha come risultato la violazione del diritto dell’UE. Questo potrebbe anche avere un impatto significativo sulle attive Ltd ‘s in Germania, se non si concludono nuovi trattati statali con il Regno Unito e il diritto internazionale privato tedesco non viene modificato. A prescindere dall’iscrizione nel registro del commercio inglese (companies house) la costituzione è documentata con la consegna del certificato di incorporazione da parte del Cancelliere, in conformità delle disposizioni della legge britannica delle società. Successivamente, la sussistenza della società va documentata da un Certificato di un Notaio inglese.

Come per una GmbH tedesca, è solo responsabile la Società stessa per le passività sorte dagli affari commerciali. Responsabilità personale per l’azionista è da considerare solo nei rari casi in cui la Ltd. è di mera “facciata” per le attività aziendali degli azionisti.

Anche nel caso in cui la Ltd. persegua le sue attività commerciali esclusivamente al di fuori del Regno Unito, deve avere un minimo di ” Ufficio Registrato” con accesso telefonico nel Regno Unito. Vanno lì conservati i documenti aziendali essenziali, come la contabilità. Nel Regno Unito deve avere anche un conto bancario e garantire che la posta venga recapitata e inviata ai rappresentanti all’estero.
In pratica, gli avvocati o “centri uffici” stabiliti nel Regno Unito, agiscono come agenti in questo senso.

Le Ltd. sono soggetti al diritto societario britannico, che richiede più severe regole di conservazione del capitale rispetto alla società di diritto tedesco.
A differenza della società a responsabilità limitata, Ltd. può distribuire solo utili conseguiti, dopo aver dedotto la perdita riportabile a nuovo; non è prevista la ridistribuzione di conferimenti in conto capitale.
Un riacquisto di azioni azioni proprie , che non possa essere finanziato dagli utili non è permesso.
Una diminuzione di capitale sociale va confermata da un tribunale che, nella sua decisione, potrebbe privilegiare gli interessi dei creditori.
Infine, la Ltd. è obbligata a pubblicare la situazione patrimoniale annualmente, nel registro commerciale britannico. Sia i creditori che il Ministero degli affari economici hanno il diritto di sciogliere la società a causa di manifesta inadeguata capitalizzazione.

Il registro commerciale può eliminare la società se risulta che non è più attiva, per esempio poiché non rispetta i suoi obblighi di pubblicità. Se sussistono ancora patrimonio o crediti in Germania, p.e. crediti per rimborso imposte, essa si considera ancora esistente fino all’incasso; in assenza di accordi bilaterali speciali con la Gran Bretagna al riguardo vale qui la legge tedesca. Le passività della società, in particolare le imposte, non sono automaticamente prescritte.

Gli organi della defunta Ltd. non sono più autorizzati a rappresentare una società residua in Germania, quando con la cancellazione della società la loro funzione e potere di rappresentazione terminano. In Germania possono comunque ancora venir recapitate documentazioni ad una persona residente che era stata iscritta nel Registro.

Se la Ltd. persegue attività commerciali in Germania, va iscritta nel Registro.
Il bilancio va pubblicato presso il Registro; una presentazione dei documenti in inglese è sufficiente.

Tassazione

Se la Sede è nel Regno Unito, ma Filiale e Direzione nel Registro di Commercio tedesco, la Ltd. è soggetta alle imposte societarie tedesche illimitatamente, come residente .
Quando Sede e Direzione della Ltd. si trovano all’estero, la registrazione di una succursale in Germania costituisce stabile organizzazione, imponibile per il solo reddito di origine tedesca.
L’obbligo dell’imposizione sulle società prosegue fintanto che la Ltd. deve adempiere agli obblighi fiscali. Lo stesso vale per ILOR e IVA.

Siccome la Ltd. con filiale e direzione in Germania ma sede all’estero è soggetta a responsabilità fiscale illimitata con il suo reddito mondiale, sussiste il rischio di doppia imposizione. Secondo il pertinente accordo contro doppia tassazione con il Regno Unito, la Ltd. è imponibile nello stato della Direzione effettiva.

L’attività di un Ltd. è sempre considerata come un’impresa commerciale soggetta ad imposizione su reddito d’impresa.
Per quanto riguarda l’IVA, la giurisdizione centrale è attribuita all’Ufficio Hannover-Nord anche nel caso in cui la Ltd. non fornisca servizi nel territorio.
Come un datore di lavoro domestico, Ltd. è obbligata a trattenere la ritenuta d’imposta sul salario di lavoro se ha Direzione, Filiale o un rappresentante fiscale in Germania.
Le distribuzioni di utili sono soggette all’imposizione parziale in capo agli azionisti residenti in Germania e possono essere esentasse a certe condizioni. Lo stesso vale per i profitti derivanti dalla vendita delle quote. I principi generali si applicano nel caso di cessioni di quote detenute come partecipazioni private.

VERIFICA FISCALE

Il termine „Betriebsprüfung // Verifica Fiscale” indica una verifica che, a differenza delle altre verifiche fiscali che si concentrano solo su specifiche imposte come la verifica iva o la verifica sulle ritenute operate dai datori di lavoro, viene svolta periodicamente o a seguito di particolari situazioni, dagli ispettori degli uffici finanziari su tutte le entrate e i redditi imponibili del contribuente.
AMMISSIBILITÁ DELLE VERIFICHE FISCALI
La verifica fiscale non è direttamente collegata:
– Alla sussistenza di una dichiarazione dei redditi;
– Al fatto che la determinazione delle imposte sia nel periodo oggetto di verifica con riserva di ispezione, questo vuol dire che possono essere ispezionati anche periodi in cui la determinazione delle imposte è definitiva;
– Al sospetto di un reato fiscale o di una infrazione tributaria
Sull’esecuzione di una verifica fiscale decidono discrezionalmente gli uffici Finanziari. Devono comunque essere osservati i principi di proporzionalità dei mezzi e del minimo intervento. Questo vale anche nel caso in cui il contribuente desideri una veloce ispezione fiscale.
Un diritto legale da parte del contribuente nel richiedere l’esecuzione di una verifica fiscale non è previsto, neanche in considerazione dell’eventuale interesse del contribuente ad un’adesione spontanea.
AMMISSIBILITÀ SECONDO IL CODICE TRIBUTARIO
Secondo la legge l’ispezione fiscale può essere effettuata nei limiti dei principi di proporzionalità e del fondamentale divieto di arbitrarietà anche:
– ai contribuenti che svolgono attività di impresa, anche agricola o di selvicultura o svolgono attività di liberi professionisti, lavoratori autonomi e titolari di redditi diversi; rientrano nelle disposizioni della legge le persone fisiche, le società di persone e le società di capitali.
– Ai contribuenti con un’entrata annua superiore a euro 500.000.
Una verifica fiscale può essere effettuata anche nei confronti di un potenziale contribuente nel caso in cui ci siano concreti indizi che indichino l’esistenza di un’attività fiscale, agricola o di selvicultura o un’attività di libera professione.
Nel caso di dichiarazioni congiunte, l’ispezione effettuata nei confronti di un coniuge non si estende nei confronti dell’altro coniuge, a meno che anche quest’ultimo rientri nelle ipotesi previste dalla legge.
Per i contribuenti che non sono contemplati nelle suddette norme, una verifica fiscale è ammessa nei casi previsti dalle norme della legge e cioè:
– Le rilevanti condizioni per la tassazione necessitano di un chiarimento
– Una verifica interna all’ufficio amministrativo non è esaustiva a causa della complessità del caso
Sussiste la necessità di un chiarimento in presenza di situazioni che, secondo l’esperienza dell’amministrazione finanziaria, possano celare un presupposto di imposta cioè esiste un debito di imposta o le imposte sono state erroneamente stimate o ridotte oppure un credito o un rimborso è stato erroneamente concesso o negato.
In particolare è opportuna una verifica fiscale di fronte a numerosi operazioni, con grande dispendio di tempo. Una ricerca indiscriminata è comunque non lecita.
La verifica internamente all’ufficio amministrativo non è opportuna se il contribuente possiede diverse e voluminose entrate. Da una verifica fiscale si può prevedere se singoli atti di indagine possano portare agli sperati chiarimenti. Qui decide l’Ufficio finanziario secondo suo potere discrezionale.
ENTITA’ E PROCEDURA DELLA VERIFICA
Entità effettiva della verifica
La verifica autorizzata dal Codice Tributario non si limita alle entrate del contribuente permesse dall’autorizzazione, ossia alle entrate derivate da attività commerciali, attività professionali, rendita e selvicoltura. Possono venir verificate anche relazioni tassabili non-aziendali, quindi tutte le possibili entrate non aziendali, come quelle derivate da affitti o concessioni o da capitali, le spese straordinarie e oneri straordinari. La verifica riguarda tutte le attività dell’intero soggetto.
il Fisco determina, secondo il proprio potere discrezionale, con quale modalità di imposizione fiscale, quale tempistica o quali specifiche questioni, ed eventualmente come estendere la verifica fiscale. Al riguardo dovrebbe anche fare attenzione al principio di proporzionalità dei mezzi e al principio della portata minima dell’intervento e limitare così la verifica fiscale all’essenziale. Se una ricerca complessiva delle condizioni fiscali non dovesse essere necessaria nel caso specifico, il Pubblico Ufficiale può eseguire una verifica fiscale abbreviata, la quale si limita a verificare “basi imponibili specifiche di uno o più specifici lassi temporali”.
La verifica nelle grandi aziende può anche essere eseguita a ritmi “annuali” e in “tempi brevi”, per i prossimi periodi di liquidazione delle tasse.
Verifica di azionisti e soci
La verifica alla società si può estendere ai soci, se le condizioni tributariamente rilevanti sono significative per gli specifici elementi sotto verifica, ossia per le basi imponibili della società stessa, come per esempio conferimenti e prelievi in azienda. La regola riguarda, accanto ai soci, anche i soci di cooperative o associazioni e gli organi di sorveglianza
Durata della verifica
il Fisco ha definito la propria discrezione nel modo seguente:
per le grandi aziende e per tutte quelle con partecipazione estera non ci sono limiti di periodicità e di durata, quindi anche a cadenza annuale e a distanza ravvicinata
aziende medie e piccole vengono verificate ogni tre anni.
la verifica di imprese piccolissime non dovrebbe mai superare tre periodi d’imposta consecutivi.
COMPETENZE E COOPERAZIONE DI ALTRI UFFICI FISCALI
Competenze
La competenza dell’esecuzione di una verifica fiscale appartiene fondamentalmente a chi ha la responsabilità per la tassazione del contribuente. Nei singoli Bundeslaender si trovano a volte diverse forme di organizzazione per la verifica fiscale.
La legge concede ai Comuni un diritto di informazione e collaborazione, ma nessun diritto autonomo di eseguire verifiche.
Luogo della verifica fiscale
La legge prevede fondamentalmente che la verifica fiscale abbia luogo negli spazi dell’azienda ovvero in uno spazio apposito, ovvero eccezionalmente in un altro luogo, p.e. dal commercialista.
DISPOSIZIONE DI UNA VERIFICA FISCALE
La disposizione di una verifica fiscale è un atto amministrativo. Per essere giustificata non necessita l’aspettativa di conseguire maggiori entrate tributarie, perché il suo obiettivo è la verifica dei dati del contribuente. La disposizione della verifica è da indirizzare al contribuente debitore.
L’estensione della verifica deve essere confermata con un ordine scritto da esibire.
– Nel caso di una coppia sposata o di fatto in cui entrambi, ognuno di per sé, sono oggetto di verifica, le due disposizioni di verifica possono essere uniti in un procedimento unico
– Nel caso di società di persone le disposizioni di verifica che riguardano la tassazione dell’impresa sono da indirizzarsi alla società.
La disposizione di verifica deve indicare le altre fattispecie in oggetto, come rimborsi fiscali, premi, indennità, fatti specifici, il periodo di verifica e altre considerazioni discrezionali. Ad essi sono da aggiungere indicazioni sui diritti e doveri del contribuente. Insieme alla disposizione di verifica possono essere allegate altre comunicazioni.
La disposizione di una verifica, la fissazione della data di inizio e del luogo della verifica sono atti amministrativi impugnabili. Il Fisco dovrebbe accettare le richieste legittime di spostamento della data di inizio della verifica fiscale, con conseguente sospensione della prescrizione penale tributaria.
DIRITTI E DOVERI DEGLI INTERESSATI
Diritti e doveri generali dell’ispettore
L’ispettore tra l’altro ha il dovere di:
– identificarsi attraverso il proprio distintivo.
– comunicare in maniera documentabile l’inizio dell’ispezione indicando data e ora. Ciò ha importanza per la questione della prescrizione penale. La verifica inizia fondamentalmente nel momento in cui l’ispettore dopo aver comunicato la disposizione intraprende concrete azioni di comunicazione, con una richiesta di consegna dei dati o al più tardi con l’analisi dei dati.
– di condurre la verifica anche nell’interesse del contribuente.
– di tenere al corrente regolarmente il contribuente, anche se non richiesto, riguardo la sua verifica, così che l’obiettivo e lo svolgimento della verifica non vengano compromessi.
– di agire secondo la legge nel caso di un sospetto di illecito fiscale o infrazione tributaria. Ciò significa che l’ispettore deve informare il contribuente, in tanto che quanto dimostrato possa essere impiegato anche per un procedimento giudiziario, che la sua cooperazione nel processo di tassazione non possa più essere conseguita con la forza.
– di condurre un colloquio finale sui risultati della verifica
Tra le altre cose ha il diritto di:
– verificare i documenti conservati per legge. Il diritto di accedere ai dati pertiene all’ispettore solo nella cornice della verifica fiscale.
– di visitare terreni e gli spazi dell’azienda
– di verificare le condizioni effettive e giuridiche che sono determinanti per il calcolo della base imponibile del contribuente. La conduzione della verifica, la sua estensione, le operazioni e i metodi sono determinati dall’ispettore secondo discrezione, nel rispetto della proporzionalità, della ragionevolezza, dell’intervento minimo e del divieto di eccesso.
– di prendere coscienza dei diritti riguardo la cooperazione del contribuente.
– di produrre delle comunicazioni di controllo come secondo la legge, a riguardo si rimanda al punto “comunicazioni di controllo”.
Diritti e doveri generali del contribuente
Dai doveri dell’ispettore appena elencati derivano i corrispondenti diritti del contribuente. Dai citati diritti dell’ispettore derivano i corrispondenti doveri del contribuente.
– all’ispettore deve essere reso possibile tecnicamente poter condurre l’ispezione attraverso la disponibilità di uno spazio apposito o luogo di lavoro, come altri mezzi necessari.
– il contribuente non deve solo tollerare la verifica fiscale, deve anche collaborare allo svolgimento del procedimento che potrebbe essere rilevante per la tassazione
– i doveri di collaborazione consistono tra gli altri nel condividere le informazioni, fornire per la verifica e l’esame tutte le registrazioni disponibili, i libri contabili e i documenti amministrativi così come altri documenti che secondo la valutazione dell’ufficiale sono necessari per una verifica regolare e efficiente.
I dati vanno salvati dall‘ufficio fiscale solo fino alla effettiva chiusura della verifica o di procedimenti legali
– Se il contribuente non rispetta le richieste di presentazione dei documenti entro i tempi stabiliti, può venir inflitta una multa tra 2.500 e 250.000 euro.
– i doveri di collaborare riguardano oltre che il contribuente anche i rappresentati legali di persone fisiche o giuridiche, il direttore di associazioni o fondazioni.
– un maggiore obbligo di collaborazione sussiste in caso di fatti riguardanti l’estero, in particolare sui transfer prices.
Dovere di informazione del contribuente
Il diritto di rifiutare informazioni non sussiste per il contribuente. Anche in caso di sospetto di un illecito fiscale il Fisco ricerca fatti ed informazioni. La legge prescrive solo che le informazioni del contribuente non debbano più essere sollecitate quando si passa ad una accusa penale tributaria.
Il contribuente deve nominare una persona che fornisca informazioni in modo veloce e competente. Se essi non ne sono in grado, l’ispettore può rivolgersi anche ad altri membri dell’impresa.
Durante la verifica fiscale dell’imposizione sulle buste paga, ogni dipendente deve fornire all’ispettore ogni informazione sulla modalità e importo delle loro retribuzioni.
In caso di rifiuto di collaborazione, il Fisco può:
– stimare la base imponibile
– fissare una sanzione
Informazioni da parte di terzi
Anche terzi hanno il dovere di fornire informazioni, quando le richieste al contribuento non abbiano portato a un risultato.
La richiesta ufficiale non implica che ci sia un sospetto fondato di irregolarità tributarie, né che in particolare si presentino eventi di evasione fiscale.
Anche nel caso di ricerca di informazioni nei confronti di terzi valgono i presupposti della necessità, della proporzionalità, ragionevolezza e realizzabilità.
Il codice tributario non proibisce una ricerca di informazioni presso banche, se le informazioni potrebbero portare alla scoperta di fatti rilevanti dal punto di vista tributario.
Colloquio finale
Sul risultato della verifica fiscale va tenuto un colloquio finale, a meno che il contribuente non vi rinunci.
Qualora il Fisco intenda avviare un procedimento penale o amministrativo, il contribuente va informato durante il colloquio finale la contravvenzione o il reato viene demandato ad un particolare procedimento.
Verbale
I risultati della verifica vengono fissati in un verbale. Se non si ha una modifica della base imponibile è sufficiente una comunicazione al contribuente in forma scritta. Il verbale non è un atto amministrativo.
Il contribuente può impugnare il verbale. In questo modo gli verrà data possibilità di verificare la correttezza di quanto stabilito dalla verifica fiscale e se necessario di esprimere la propria posizione.
Il verbale deve contenere le considerazioni di fatto e giuridiche, inclusi quelle per ottenere i necessari cambiamenti della base imponibile, anche in considerazione dei risultati del colloquio finale. Le circostanze, in particolare quelle per cui è previsto un ricorso o un accordo vincolante per ambedue le parti, dovrebbero essere presentate esaustivamente.
Il verbale della verifica sarà consegnato al contribuente insieme alla comunicazione di accertamento e liquidazione.
EFFETTI PARTICOLARI DELLA VERIFICA FISCALE
Prescrizione
Secondo la legge, la scadenza del periodo di determinazione delle imposte viene sospeso con l’esecuzione di una verifica fiscale. Questo dovrebbe assicurare che i risultati della verifica fiscale possano essere analizzati per poter autorizzare, cancellare o cambiare una comunicazione esattoriale. La prescrizione della determinazione verrà sospesa attraverso l’inizio effettivo di una verifica fiscale.
Autodenuncia
Fintanto l’ispettore non è comparso per la verifica, il contribuente può autodenunciare l’evasione fiscale e ravvedersi operosamente, evitando le conseguenze penali.
Eliminazione della riserva di riesame
Dopo una verifica fiscale, le comunicazioni di determinazione del reddito, di regolarità e liquidazione, che in genere vengono emesse con riserva di riesame, diventano definite.

La favola della pigrizia della generazione Y

Chi oggi ha tra i 20 e i 35 anni in teoria dovrebbe essere post-materialistia. Sulla lista dei desideri della “Generazione Y” quindi ci dovrebbero essere: l’home-office, il tempo libero, l’anno sabbatico. Ma non è proprio così che vanno le cose. Un commento.

di Johannes Pennekamp

Ogni generazione di giovani riceve in premio un’etichetta. I Sessantottini, la Generazione Golf (dal titolo di un libro popolare in Germania pubblicato nel 2000. N.d.T.), la Generazione Y. Le parole d’ordine fanno pensare che si possa caratterizzare e comprendere grandi masse di persone anonime. Tuttavia un’etichetta sommaria semplifica la realtà. Attraverso di essa si generano false immagini e strambe aspettative. E poche volte tutto ciò è stato tanto evidente come per la “Generazione Y”, ovvero il termine con cui gli imprenditori sussumono i propri successori. Pochissimo di quello che dovrebbe definire questa armata ha ragion di essere ritenuta vera.
Per capirci: chi oggi ha tra i 20 e i 35 anni, notoriamente sarebbe post-materialista. Significa che più importanti di un salario da capogiro e della promozione sarebbero un lavoro generatore che dia un senso e abbastanza tempo libero. L’offerta del giorno dice realizzazione personale, flessibilità e libertà individuale. Così dice la narrazione attuale che i ricercatori e i consulenti sussurrano ai manager del personale e al dibattito pubblico. La favorevole situazione del mercato del lavoro tende a favorire questa idea: poiché i babyboomer adesso pian piano si separano dal mercato del lavoro, i giovani possono presentarsi con sicurezza ai colloqui di lavoro. Sulla loro lista dei desideri sta scritto: home-office, fine-settimana liberi, anno sabbatico. Alle imprese non resta altra scelta che soddisfare questi desideri, alla fine almeno sarebbero riforniti di nuove energie. In questo modo la Gen Y scombussolerebbe il mondo del lavoro.

La maggioranza vorrebbe lavorare un po’ meno

Chi però mette sotto verifica queste descrizioni della realtà, incontra delle contraddizioni. Quando, poco tempo fa, Deutsche Bahn ha proposto a 130 mila lavoratori di scegliere se, dal prossimo anno, avere un aumento del 2, per cento del salario o sei giorni in più di ferie, la maggioranza risicata ha scelto i giorni liberi. Di sicuro c’è però che i giovani, per cui il salario non sarebbe più così importante, non hanno votato in massa per la vacanza. Non hanno votato diversamente dai loro colleghi più anziani.
Ugualmente in un sondaggio della IG Metall a cui hanno partecipato 680 mila dipendenti. La maggioranza vorrebbe lavorare un poco meno. La cosa deve sorprendere i partigiani della Generazione Y: il desiderio di lavorare meno non è affatto legato a “condizioni personali” come per esempio l’età del dipendente. Anche con il bisogno molto dichiarato di avere più spazio e realizzazione personale non si va lontani: la popolazione attiva, sotto i 40 anni, desidera chiaramente più raramente una “cultura della sperimentazione” nell’impresa che non gli anziani. Per esempio è meno importante poter scegliere luogo e tempo di lavoro, si dice in una ricerca della Università Tecnica di Monaco. Ci sembra tutto piuttosto normale.
Non significa che il mondo del lavoro non cambi. Anzi, la questione è proprio il contrario: le imprese devono oggi offrire ai propri dipendenti dozzine di modelli di lavoro part-time, un terzo dei ha infatti esperienza di home-office, le gerarchie si appiattiscono e i posti di lavoro cambiano più frequentemente. Motore di questi cambiamenti però non sono in primo luogo i giovani, ma soprattutto i progressi tecnologici e in egual modo i più anziani. Connessioni internet veloci e clouds rendono possibile il lavoro da casa con il portatile. Part-time, ferie non pagate e cambi di impiego più frequenti sono richiesti ai più anziani esattamente nella stessa maniera veemente come a quelli nati poco prima degli anni Duemila. Così la direttrice del personale dell’azienda del turismo TUI riporta come poco tempo fa avesse disponibili due posti molto esigenti. Trovò due candidati con esperienza, entrambi però scossero il capo quando propose loro un contratto a tempo indeterminato. I candidati avevano altri piani di vita: un progetto sociale in Africa, occuparsi dei genitori anziani e bisognosi di assistenza, viaggiare per il mondo. Il cambiamento dei valori non conosce chiaramente nessun limite d’età.
Per le aziende questa situazione porta con sé due buone notizie. Da un lato possono risparmiare il denaro per i costosi consulenti che vogliono consigliarle dicendo che sta arrivando una generazione con bisogni e aspirazioni completamente nuovi. Dall’altro lato non devono preoccuparsi che i giovani di oggi non siano abbastanza ambiziosi e orientati al successo per mandare avanti l’azienda. I giovani di fatto fanno uno sforzo enorme per il proprio successo professionale. Il livello d’istruzione non è mai stato così alto, un buon titolo di studio vale moltissimo, che tra le altre cose è da leggere come miglioramento delle scuole superiori private.
Allo stesso modo i giovani si danno da fare per avanzare: per esempio nessun altro gruppo selezionato per età prende in considerazione viaggi da pendolare per andare al lavoro così lunghi come i dipendenti giovani così tanto orientati al tempo libero.
La generazione Y lentamente invecchia. Chi ha meno di vent’anni già appartiene ad un altro gruppo d’età. Gli esperti già gli hanno dato un nome: Generazione Z. Attenzione: sarà completamente diversa dalla precedente.

Pubblicato su F.A.Z. il 18/07/2017
Traduzione: A.G.

Prezzi dell’energia in crescita

L’economia vorrebbe essere alleggerita dei costi della produzione di energia “ecologica”
Il peso dei prezzi crescenti dell’energia in Germania si inimica le imprese. Il DIHK richiede un abbassamento dei prezzi e chiede anche l’inclusione di carbone, petrolio e gas
Le imprese tedesche si esprimono sui prezzi troppo alti dell’energia. Richiedono un rapido abbassamento e più precisamente un inferiore quota per l’ “energia ecologica”. “Il ceto medio tedesco paga i prezzi più alti per l’energia di tutta la UE, il doppio del suo omologo francese”, ha detto all’Handelsblatt Eric Schweitzer, il presidente delle camere del commercio e dell’industria tedesche (DIHK). Il DIHK vede un “immediato bisogno di trattative, dato che anche il prossimo anno i prezzi continueranno a crescere”.
Con la tassa dovrebbero essere sostenute produzione di energia sostenibile. Secondo il ministero dell’economia, finanzierà quasi due terzi dell’economia e un buon terzo dei consumi privati. Alcune imprese godono di sgravi.
La segretaria della DIHK ha quindi compilato un documento con provvedimenti immediati per abbassare la cosiddetta imposta sull’energia economica prevista dalla legge per l’energia rinnovabile (EEG). Secondo il giornale il documento contiene tre proposte:
Il gettito della tassa sull’energia, circa sette miliardi di euro, dovrebbe essere impiegato per l’abbattimento del contributo previsto dalla EEG. Il contributo dovrebbe quindi diminuire dai 6,88 centesimi per kilowatt/ora a 4,7 centesimi. Si tratterebbe di un “alleggerimento sensibile e rapido per l’economia e per il consumatore”, ha detto Schweitzer.
Inoltre la DIHK si impegna a appoggiare parte dei costi della EEG con un fondo. In questo modo la imposta per l’energia ecologica potrebbe essere coperta fino ad un certo punto. Gli interessi del fondo per i clienti inizierebbero solo qual’ora il contributo dovesse cadere sotto un certo valore.
Come terza opzione la DIHK propone un’estensione del contributo anche al settore del riscaldamento e del traffico. In questo modo non solo l’energia sarebbe caricata da questa tassa, ma anche carbone, petrolio e gas.

DER SPIEGEL
http://www.spiegel.de/wirtschaft/unternehmen/strompreise-wirtschaft-will-bei-oekostrom-umlage-entlastet-werden-a-1155651.html

Traduzione: Alessandro Grassi