Come evitare che la ritenuta a titolo di imposta sugli interessi non superi l’imposta in base alla aliquota fiscale personale.

Al momento dell’accredito degli interessi sui depositi a risparmio fruttifero, le banche sono obbligate a trattenere il 25 % dell’interesse maturato (senza considerare l’addizionale solidarietà e la tassa per la religione). I pensionati possono procurarsi presso l’ufficio fiscale competente una dichiarazione che essi non sono soggetti ad imposizione fiscale e consegnarlo alla banca, che è quindi obbligata a non applicare la ritenuta. Tale certificato viene rilasciato quando il reddito imponibile non supera € 8.001. In genere, tutti i pensionati hanno un reddito inferiore, dato che il conteggio avviene per loro in modo diverso dai lavoratori dipendenti, grazie a deduzioni dall’imponibile e detrazioni dall’imposta. Una volta emesso tale certificato, per i tre anni seguenti non va più compilata nessuna denuncia dei redditi. Tanti pensionati peró ancora lavorano a part-time e quindi hanno l’obbligo di inoltrare una dichiarazione. In questi casi, l’ufficio fiscale si rifiuta di emettere il certificato. La banca quindi applica la ritenuta fiscale. Il pensionato, inoltrando la dichiarazione fiscale, può ricevere il rimborso di tale ritenuta applicando la propria aliquota personale sul reddito complessivo. Fino all’importo di ca K€ 15 (K€ 30 per coniugi) l’aliquota personale è minore del 25 % già trattenuto, la differenza viene quindi rimborsata. Anche nel caso di redditi maggiori, ma solo quando il pensionato abbia già compiuto sessantaquattro anni, sussiste una deduzione specifica (Altersentlastungsbetrag) che riduce l’aliquota personale. Bisogna fare attenzione ad inserire l’importo nella casella giusta per godere di tale agevolazione!