Acquisto di veicolo con contributo del datore di lavoro

Attualmente la prassi aziendale nei rapporti di lavoro prevede spesso un accordo in deroga che permette al dipendente di utilizzare l’autoveicolo anche per suo uso privato, p.e. per girare il fine settimana o per andare in vacanza. In particolare, il veicolo viene rilevato dal datore di lavoro con un contratto di locazione finanziaria a certe condizioni, per cui il veicolo va considerato fiscalmente un cespite aziendale; tali condizioni sono necessarie al fine del risparmio fiscale qui discusso e vengono severamente valutate dal Fisco tedesco in occasione di controlli. Con il dipendente viene a parte accordato l’uso privato durante il periodo di durata del leasing, al massimo però fino a che è in vigore il rapporto lavorativo; l’uso termina quindi in caso di licenziamento, dimissioni, pre-pensionamento, esenzione. Inoltre l’obbligo di manutenzione e riparazione del veicolo, come pure la sua responsabilità per danni o perdita è a carico del dipendente. Di contro, esso ottiene tutti i diritti di rivalsa verso l’assicurazione e il lessor per il risarcimento dei danni subiti. L’uso privato rappresenta un fringe benefit, cioè salario in natura, imponibile come retribuzione in capo al dipendente. Tale accordo prevede anche che lo stipendio mensile del dipendente venga decurtato di un certo importo, in genere pari circa alla rata di leasing e che esso possa acquistare il veicolo al termine del contratto leasing, senza però averne diritto. Il datore di lavoro deve quindi continuare a pagare alcuni costi relativi al possesso del veicolo, per ottenere il risparmio fiscale che qui viene descritto, p.e. l’assicurazione, il TÜV, il bollo; la spesa complessiva per il bene va suddivisa tra dipendente, che sopporta gran parte dei costi, e datore.
Nella busta paga del dipendente si troverà p.e. il seguente conteggio:
uso privato del veicolo come fringe benefit imponibile
eur 300
contributo spese
eur 700
= riduzione dello stipendio di 400 eur, con corrispondente risparmio di imposte e contributi!
Il risparmio qui descritto ha effetto alla condizione che il veicolo venga utilizzato dal dipendente in gran parte per scopi privati, cioè per la famiglia, per turismo, vacanze in patria, e solo in modesta parte per il lavoro. Rispetto all’acquisto della vettura con soldi propri o dallo stipendio netto, un simile accordo con il datore di lavoro conduce ad un certo risparmio per ambedue.